Se solo qualche mese addietro mi avessero detto che l’aprile di quest’anno avrei fatto un viaggio attraverso il Marocco mi sarei messo a ridere. Non per la destinazione in se stessa, che anzi mi attraeva già molto, ma perché nemmeno 3 mesi dopo l’avventura cubana non mi sarei mai immaginato una cosa così improvvisata e travolgente.
A dire il vero, aver viaggiato per la terza volta consecutiva in paesi latini, che seppur con le loro particolarità, in fondo in fondo emanano tutti un’aura simile, ha contribuito a lasciare intatta in me la voglia di scoperta.
Al-Maghreb Al-Aqsa (l’estrema terra del sole che tramonta) come la chiamano gli arabi appunto. Con quella lingua fatta di suoni spigolosi e a noi incomprensibili, che in realtà rivela una profonda radice antica e poetica.
Ebbene questa terra, mi ha dato probabilmente molto di più di quello che mi sarei aspettato!
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