“Ci sono giorni nella vita in cui non succede niente, giorni che passano senza nulla da ricordare, senza lasciare una traccia, quasi non fossero vissuti. A pensarci bene, i più sono giorni così, e solo quando il numero di quelli che ci restano si fa chiaramente più limitato, capita di chiedersi come sia stato possibile lasciarne passare, distrattamente, tantissimi. Ma siamo fatti così solo dopo si apprezza il prima e solo quando qualcosa è nel passato ci si rende meglio conto di come sarebbe averlo nel presente. Ma non c’è più.
Il 10 settembre 2001 per me, e son certo non solo per me, fu un giorno di questo tipo: un giorno di cui non ricordo assolutamente nulla…….Peccato. Perchè per me, per tutti noi – anche quelli che ancora oggi si rifiutano di crederlo – quello fu un giorno particolarissimo, uno in cui avremo dovuto, coscientemente, gustare ogni momento. Fu l’ultimo giorno della nostra vita di prima……..”
Tiziano Terzani – Lettere contro la guerra –
Così Terzani iniziava il suo – Lettere contro la Guerra –
Sono passati 6 anni da quel giorno che ognuno di noi in qualche modo non dimenticherà, e nel frattempo anche Tiziano ci ha lasciato, quello che lui si augurava alla fine del suo libro era che questa fosse un occasione per riflettere. Un occasione per mettere da parte l’odio, le barbarie e imboccare una nuova strada.
Oggi a 6 anni di distanza senza dimenticare le vittime innocenti di quel giorno, ma soprattutto neppure tutte quelle venute dopo ad opera degli Stati Uniti, mi sento di dire che ormai quella sia stata un occasione mancata. Oggi il mondo non è più sicuro di allora.
A volte penso che l’unica soluzione per riportare la pace su questa terra, sia l’estinzione della razza umana. Negli ultimi 100 anni abbiamo assistito ad una forte accelerazione in questo senso, il sistema comunista è fallito, quello capitalista mostra grosse crepe e scricchiola fortemente. Sempre più spesso ci sentiamo angosciati dalla vita che facciamo, siamo così sicuri che il nostro modello di vita sia il migliore? E soprattutto che sia da esportare e sostenere con ogni mezzo?
Siamo già arrivati al punto di non ritorno, oppure abbiamo ancora la possibilità di fermarci e cambiare il corso della storia a nostro favore?
Non lasciamo passare altri giorni senza nulla da ricordare, senza che lascino una traccia, riflettiamo adesso perché il presente è l’unica certezza che abbiamo……………
Come recita un vecchio proverbio indiano “Ricordiamoci che non abbiamo avuto il mondo in eredità dai nostri padri, ma lo abbiamo preso in prestito dai nostri figli….”
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